Il giornale dantesco, Volume 6

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conte Giuseppe Lando Passerini, Luigi Pietrobono, Guido Vitaletti
Leo S. Olschki, 1898
Includes sections "Bullettino bibliografico", "Recensioni", etc.

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Page 387 - Un corollario voglio che t' ammanti. Sempre natura, se fortuna trova Discorde a sé, come ogni altra semente Fuor di sua region, fa mala prova. E, se il mondo laggiù ponesse mente Al fondamento che natura pone, Seguendo lui, avria buona la gente. Ma voi torcete alla religione Tal che fie nato a cingersi la spada, E fate re di tal ch' è da sermone ; Onde la traccia vostra è fuor di strada.
Page 420 - Veramente io sono stato legno senza vela e senza governo portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà: e sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato; nel cospetto de...
Page 244 - Noi siam qui ninfe, e nel ciel siamo stelle ; Pria che Beatrice discendesse al mondo, Fummo ordinate a lei per sue ancelle. Menrenti agli occhi suoi; ma nel giocondo Lume ch' è dentro aguzzeranno i tuoi Le tre di là, che miran più profondo.
Page 488 - Quante il villan', ch' al poggio si riposa, Nel tempo che colui, che il mondo schiara, La faccia sua a noi tien meno ascosa; Come la mosca cede alla zanzara; Vede lucciole giù per la vallea, Forse colà dove vendemmia ed ara: Di tante fiamme tutta risplendea L' ottava bolgia, sì com' io m' accorsi, Tosto che fui là 've il fondo parca.
Page 191 - ... l'occhio la sostenea lunga fiata : così, dentro una nuvola di fiori, che dalle mani angeliche saliva e ricadeva in giù dentro e di fuori, sopra candido vel, cinta d'uliva, donna m'apparve sotto verde manto vestita di color di fiamma viva.
Page 116 - Or voglion quinci e quindi chi i rincalzi li moderni pastori e chi li meni, tanto son gravi!, e chi di retro li alzi. Cuopron de' manti loro i palafreni, sì che due bestie van sott'una pelle: oh pazienza che tanto sostieni!
Page 29 - Ciò che non more, e ciò che può morire. Non è se non splender di quella idea Che partorisce, amando, il nostro Sire; 55. Che quella viva luce che sì mea Dal suo lucente, che non si disuna Da lui, né dall' amor che a lor s
Page 65 - In quella parte ove surge ad aprire Zefiro dolce le novelle fronde di che si vede Europa rivestire, non molto lungi al percuoter dell...
Page 389 - Che uscir dovea di lui, e il chi, e il quale, Non pare indegno ad uomo d' intelletto : Ch' ei fu del1' alma Roma e di suo impera Nel1' empireo ciel per padre eletto : La quale, e il quale (a voler dir lo vero) Fur stabiliti per lo loco santo, U' siede il suecessor del maggior Piero.
Page 104 - In quel gran seggio, a che tu gli occhi tieni, Per la corona che già v'è su posta, Prima che tu a queste nozze ceni, Sederà l'alma, che fla giù agosta, Dell'alto Arrigo, ch'a drizzare Italia Verrà in prima ch'ella sia disposta.

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